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I buoni hanno un modo tutto loro
di entrare nel cuore degli altri
e di metterci radici.Le persone buone sembrano possedere una bacchetta magica;
fanno l’impossibile per prodigarsi per gli altri,
per regalare gioia e felicità.
È il modo in cui vedono la vita,
è ciò che le definisce, anche se non sanno di esserlo.Le persone buone hanno il cuore ferito
Forse molte persone si domandano:
cosa vuol dire essere una persona buona?
Ovviamente, bisogna sempre considerare le sfumature:
ognuno di noi a suo modo pensa di essere buono,
rispettoso, corretto, nei confronti degli altri.Tuttavia quando ci si riferisce a persone buone
nel senso più stretto del termine,
possiamo definirle in questo modo:- Persone che non “sanno dire di no”:
quando qualcuno chiede loro qualcosa,
mettono da parte le loro priorità per offrire il proprio aiuto. - Non mettono in dubbio
a chi offrire il proprio aiuto e a chi no.
Aiutano parenti, amici, colleghi di lavoro…
hanno sempre tempo per gli altri. - Sono persone empatiche,
in grado di sentire il dolore e le emozioni altrui,
e persino il dolore del mondo. - Sono sensibili, socievoli
e pensano sempre
che non ci siano abbastanza ore in un giorno
per fare tutto.
Di sicuro, tanti si identificano in questa descrizione
o magari tanti conoscono persone
che rispecchiano questo tipo di personalità.
In ogni caso, per queste persone,
arriva un momento in cui il cuore
porta più pene che gioie.Quando gli altri danno le cose per scontate
e non apprezzano gli sforziArriva il punto in cui si dà per scontato
che le persone buone saranno sempre disponibili
per prestare attenzione, per agire, per aiutare o per consolare…“I buoni hanno il viso di pane, le guance di mollica
e gli occhi dorati come il grano.
Solo nel sorriso si vede una linea più spessa,
come una crosta indurita dalle avversità.”Nel momento in cui
“l’affetto e la disponibilità vengono date per scontato”,
si presenta un ulteriore problema:
le persone smettono di guardare il viso e il cuore.
Non capiscono che, forse, proprio quel giorno lì,
quella persona buona non si sente molto bene
o, peggio ancora, non si rendono conto che,
giorno dopo giorno,
quella persona sta smettendo di prendersi cura di sé,
che ha bisogno di tempo,
che ha anche il diritto di dire no,
di dare la priorità a se stessa.Poco a poco, arriva non solo la stanchezza fisica,
ma anche quella emotiva.
Nel momento in cui le persone buone capiscono
che gli altri pretendono da loro più di quanto possano dare,
si manifestano la spossatezza e lo stress.Queste condizioni sono sempre nocive,
ma nel caso delle persone buone sono ancora più pericolose.
Perché si rendono conto che alcuni hanno smesso di vederle
come “persone che hanno diritti e necessità”
e questo diventa distruttivo,
soprattutto se proviene da parenti o familiari.“Le persone buone non sono deboli né ingenue.
Semplicemente, capiscono soltanto
il linguaggio del rispetto e dell’affetto,
intrisi d’umiltà e altruismo.
Forse proprio per questo
a volte si sentono fuori posto in un mondo
pieno di egoismo e fugacità,
di emozioni che non durano
e di promesse che vengono infrante, giorno dopo giorno”Le ferite che nascondono per sembrare forti
Di solito le persone buone non si lamentano,
perché non vogliono apparire negative.
Sono abituate all’ottimismo,
all’energia e all’apertura emotiva.
Nonostante ciò, dopo un po’,
il loro cuore inizia ad accumulare delusioni e amarezza.
Infatti, sanno bene fino a dove può arrivare l’egoismo degli altri.In questi casi, la cosa peggiore è che,
a volte, le persone buone si sentono in colpa
per essersi concesse troppo.
Di solito, i loro pensieri sono i seguenti:
“Sto male perché mi preoccupo troppo per gli altri”.
“Sto male perché sono stupido/a e permetto agli altri di approfittarsi di me…”Non dovremmo mai lasciarci trascinare da questi pensieri distruttivi.
Si corre il rischio di cadere sulla difensiva
e di distruggere la propria autostima.
Mai permetterlo!Le persone buone hanno anche il diritto di dire “NO”
E’ fondamentale capire questo concetto:
non sarete mai cattive persone o egoisti se,
ogni tanto, vi concedete di dire un “NO”.
Dire di “NO” significa porre dei limiti
in diversi aspetti della vita di tutti i giorni,
dei limiti con i quali proteggere l’idea che si ha di se stessi
e la propria salute emotiva.Un “NO” detto in tempo
aiuta a far capire anche agli altri
che siete persone con necessità e che meritate,
proprio come tutti gli altri, cure e rispetto.
Stabilire dei limiti implica anche proteggere
e dedicare un po’ di tempo a se stessi.Ricordate sempre
che dare tutti voi stessi agli altri
può svuotarvi del tutto.
Per stare bene, dovete conservare una parte di voi.
Perché se voi state bene,
allora potrete continuare ad aiutare gli altri
e indurli ad intendere la vita come voi:
facendo del bene, regalando sorrisi e ottimismo.
5 commentaires - Persone che non “sanno dire di no”:
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La vita non è una competizione......
La vita non è una gara...
Noi ci sfidiamo l’uno con l’altro
per dimostrare chi ha di più,
chi ha accumulato più soldi
o chi può ostentare il lavoro più prestigioso.
Ma questa non è vita, questa è competizione.
Questo è vivere in funzione degli altri
dimenticando totalmente se stessi.
La vita è un viaggio, è un’avventura...
dove l’unica cosa da accumulare
sono i ricordi e i momenti di autenticità
che riusciamo ad assaporare.
La vita non ci mette alla prova
ma ci dà la possibilità
di mettere alla prova noi stessi.
Ogni giorno vaghiamo e brancoliamo nel buio,
dimenticando...
che sono le piccole cose
che davvero contano,
dimenticando...
di apprezzare ciò che abbiamo,
dimenticando...
che ogni istante è prezioso.
La mente umana è fantastica
e ci consente di vivere emozioni indescrivibili.
La vita è questo:
esistere al meglio, attimo dopo attimo.
Condividere intenzioni e sentimenti
con chi ci stima e ci ama.
La vita è semplice....
se intraprendiamo la strada giusta.
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